Il TARTUFO, da oltre 2000 anni incontrastato “re” della cucina italiana ed internazionale, è un frutto della terra ed appartiene alla categoria dei funghi ipogei, organismi che sviluppano sottoterra. Lo sviluppo del tartufo richiede speciali condizioni. Esso non ama l’asciutto, necessita di determinati sali e preferisce terreni argilloso – calcarei, con presenza di silice. Normalmente si trova a circa 10 – 35 cm di profondità.
I tartufi crescono in simbiosi con parecchie specie di alberi come la quercia, il pioppo, il tiglio, il salice. Il più quotato è il tartufo di quercia.
Nove specie e varietà di tartufo sono riconosciute dalla legge quadro n. 752 del 16 dicembre 1985:
- TARTUFO bianco pregiato
- TARTUFO nero pregiato
- TARTUFO bianchetto
- TARTUFO nero d’inverno
- TARTUFO moscato
- TARTUFO nero d’estate
- TARTUFO uncinato
- TARTUFO nero ordinario
- TARTUFO nero liscio
Le caratteristiche del LAGOTTO ROMAGNOLO rendono questa razza ideale per la cerca del tartufo. Avendo completamente perso l’istinto venatorio, il LAGOTTO non si lascia assolutamente distrarre dalla selvaggina e si concentra dunque esclusivamente sulla cerca.
La taglia medio-piccola, un’ enorme resistenza alla fatica e l’attitudine naturale alla cerca, fanno del LAGOTTO l’ideale compagno nella vita e nel lavoro.